Flipped training: un nuovo approccio formativo che parte dall’esperienza dei docenti in classe

Flipped training: un nuovo approccio formativo che parte dall’esperienza dei docenti in classe

L’approccio formativo italiano è basato su una impostazione teorica, solo negli ultimi anni  sono stati aggiunti percorsi pratici, prevalentemente, nella formazione iniziale.

Per quanto riguarda invece la formazione in itinere si prediligono ancora percorsi formativi teorici, fatta eccezione per la formazione digitale che, a causa della pandemia e della didattica a distanza, si è prepotentemente affacciata nel panorama formativo italiano, essa presuppone necessariamente una metodologia pratica e applicativa.

Troppo spesso agiamo, troviamo soluzioni a problemi, ma poi non sappiamo replicare le nostre soluzioni perchè non abbiamo messo in atto una riflessione guidata.

L’ aggiornamento dei docenti che, un susseguirsi di norme ha reso obbligatorio, opzionale, consigliato ecc, è stato eterodiretto ed ha visto esperti in didattica che  traducevano in retorica prescrittiva quello che un “bravo” docente avrebbe dovuto fare e dire con gli alunni. I destinatari di queste pillole formative preconfezionate erano e sono  docenti che quotidianamente affrontano le difficoltà comunicative che si presentano loro davanti e che non vorrebbero lezioni teoriche, ma soluzioni pratiche.

 Questo tipo di aggiornamento allontana i docenti  dalla formazione che diventa così pratica obbligatoria, ma senza una reale ricaduta perché non rispondente ai reali bisogni.

 Una formazione rispondente ai bisogni formativi dei docenti dovrebbe partire dalla loro esperienza in classe. 

Se chiedessimo ai docenti dove hanno imparato ad insegnare, la risposta non sarebbe “all’università o nei corsi di formazione ” ma “in classe“. I docenti imparano e si migliorano come docenti e come persone quotidianamente, nel rapporto con gli alunni e nell’interazione che si crea con il gruppo classe. Cominciamo a pensare ad una formazione basata sulla riflessione dell’esperienza in classe. Affinché ci sia una crescita non bastano una serie di azioni, ma la riflessione sulle azioni.

Troppo spesso agiamo, troviamo soluzioni a problemi, ma poi non sappiamo replicare le nostre soluzioni perchè non abbiamo messo in atto una riflessione guidata.

La riflessione guidata è un percorso inverso, una emancipazione  dalla Didattica eterodiretta, una metodologia di tipo empirico sino ad ora usata in altre discipline. Parliamo di un cambiamento di registro che prevede che sia l’esperienza  pratica a fornire gli elementi per la teorizzazione didattica. 

La formazione e l’aggiornamento che propongo per i docenti si basa su un approccio innovativo che va dalla videoregistrazione di una lezione scelta dal docente ad una riflessione guidata collettiva sulla videoregistrazione per individuare i punti di forza da implementare e le risorse interne da mettere in campo. 

Non è un percorso formativo che va bene per tutti, è un percorso formativo personalizzato, per piccoli gruppi, in cui ognuno riflette sulla propria pratica educativa e accresce il suo bagaglio di conoscenze personali, comunicative ed emotive per vivere il proprio lavoro con maggiore intensità, positività e serenità.